Presidente Morelli, in questo lungo periodo di emergenza sono state numerose le iniziative intraprese dall’amministrazione per contrastare le difficoltà che hanno colpito le famiglie e le fasce più deboli della popolazione. Vuole sommariamente ricordare le più rilevanti?
Fino ad oggi sono stati innumerevoli gli interventi intrapresi per il sostegno famiglie: - concessione buoni spesa alimentare per un valore di euro 190.000,00 circa nei periodi aprile/giugno 2020, dicembre 2020/gennaio 2021 e aprile 2021 con le donazioni dei privati cittadini per un totale di euro 16.000,00. - istituzione “sportello psicologico” con numero dedicato per l’ascolto di persone e famiglie per disagio legato all’isolamento sociale causa COVID e quarantena. - concessione con l’ausilio della protezione civile, di circa 130 pacchi di spesa alimentare da consegnare direttamente a domicilio. - istituito “sportello COVID” presso la sede principale del Comune di piazza IV novembre per monitorare l’andamento dei contagi e prestazione supporto tecnico alle persone in quarantena o positive al COVID. - sensibilizzazione campagna vaccinale - interventi economici marginalità sociale a famiglie particolarmente esposte a rischio esclusione sociale. - concessione borse lavoro a favore di soggetti svantaggiati. - intervento rimborso canoni locazione; - supporto e ascolto situazioni violenza domestica e familiare attraverso sportello antiviolenza; - supporto alle famiglie particolarmente esposte all’uso di sostanze e ludopatici.
La politica sociale adottata da un ente locale è costretta ad affrontare innumerevoli problematiche. Quali sono stati in questi frangenti i temi che più di altri hanno contrassegnato questo scorcio di consiliatura? Cosa si propone di fare nell’immediato e se ci sono delle priorità, può indicare quali?
Ecco le priorità da affrontare: riassetto politiche della casa e politiche per la famiglia quale ad esempio recupero degli alloggi e sistemazioni alloggiative per le famiglie in difficoltà; puntare sull’energia e del disagio giovanile e creare possibilità di lavoro per garantire un reddito attraverso la creazione di sinergie con enti sovracomunali preposti. Puntare sull’emersione del disagio giovanile.
I rapporti tra enti locali ed enti sovracomunali nel corso degli anni sono mutati. Le ragioni sono molteplici ma resta il fatto che ancora oggi è di primaria importanza partecipare alle fasi decisorie e progettuali di organismi quali appunto la Comunità montana, che rappresenta un punto di riferimento per settori vitali quali il sociale e le politiche per la persona. Può indicare le linee di indirizzo che intende perseguire per gestire al meglio tali rapporti?
La riorganizzazione delle Politiche sociali passa attraverso assetti operativi innovativi (Unione dei Comuni). Condivisione delle linee guida territoriali / regionali al fine di ottimizzare le risorse trasferite agli enti locali. Valorizzare, poi, il ruolo del nostro Comune nell’ambito sociale distrettuale quale ente più popoloso e con maggiore peso sociale per ridargli il ruolo che merita. Io punto principalmente sull’Unione e Convenzione tra i comuni nell’ambito, proprio per cogliere i vantaggi dell’economia sociale nella gestione dei processi amministrativi e digitali propri dei servizi sociali. Ciò è necessario per apportare una razionalizzazione e riorganizzazione al sistema degli enti locali al fine di perseguire l’efficacia, l’efficienza ed economicità ed erogare servizi di qualità ai cittadini con una governance del territorio più appropriata.