ACQUA: IL SINDACO SANTILLI COSI’ REPLICA AL CONSIGLIERE DI MINORANZA DEL CORVO
COMUNICATO STAMPA DEL 24 LUGLIO 2015
Martedì, dall’incontro avuto con il Cam e la Asl, a cui ricordiamo compete ogni decisione finale sull’utilizzo dell’acqua, è emerso che i valori anomali della torbidità erano riconducibili ad eventi del tutto naturali non imputabili a nessuno, ma che tuttavia questi si erano già abbassati a 2 NTU. I rapporti con tecnici CAM e ASL sono stati quotidiani, proprio per avere un monitoraggio continuo e puntuale della vicenda.
Mercoledì, dalle nuove analisi, è stato verificato che anche la torbidità era tornata a raggiungere valori nella norma, ovvero sotto 1 NTU e come da prassi analitica Asl sono state ordinate nuove analisi microbiologiche il cui responso non si poteva avere prima di 48 ore.
Oggi, venerdì, è stata firmata la revoca dell’ordinanza, dopo il nulla osta della ASL, derivante dai risultati analitici finali da cui emerge che l’acqua di Fontegrande gode di ottima salute.
Non si è trattato, quindi, di ritardi imputabili ad Enti, (Comune, Asl e Cam) ma alla necessità di avere tutta la sicurezza possibile, in tema di salute pubblica, prima di procedere alla revoca dell’ordinanza di divieto. Meraviglia, inoltre, che l’attuale consigliere d’opposizione Del Corvo, che in quanto presidente della Provincia fino a qualche mese fa era presidente anche dell’ASSII (Assemblea dei Sindaci per il Servizio Idrico Integrato) che è l’organismo deputato al ciclo integrato delle acque nel territorio di riferimento della provincia stessa, ignora che la sorgente “Pago”, che fino ad alcuni decenni fa alimentava solo una minima parte delle utenze di Celano, è stata chiusa per le condotte di Celano, in quanto di portata inferiore rispetto alle necessità minime quotidiane dei suoi abitanti. Sempre Del Corvo, che ancora non si sveglia dopo la batosta elettorale rimediata sia in provincia che alle amministrative, ignora che la sorgente del “Pago” alimenta il comune di Ovindoli e altri piccoli comuni dell’Altopiano delle Rocche e riattivarla solo per poche utenze di Celano, avrebbe causato problemi seri a questi comuni, oltre al fatto che con una scelta del genere è lì che avremmo seriamente messo a rischio la salute della gente, visto che le condutture sono inattive da tempo e quindi ad alto rischio microbiologico e avrebbero necessitato di attenta, intensa e puntuale igienizzazione. A Del Corvo ci permettiamo di dare un suggerimento: prima di scrivere allarmistiche inesattezze si documenti, ne guadagnerà la sua immagine di amministratore d’opposizione